Donne migranti e violenza di genere, quali spazi per l’intervento?
21 marzo 2019 ore 15.30, Sala De Stefano PAN-Palazzo delle arti di Napoli
Presentazione progetto “MIA- Modellizzazione di percorsi di Integrazione e Accoglienza per donne rifugiate vittime di violenza”
Presentazione progetto “MIA- Modellizzazione di percorsi di Integrazione e Accoglienza per donne rifugiate vittime di violenza”
L’evento propone una riflessione sull’individuazione, l’accoglienza e l’accompagnamento delle donne migranti sopravvissute alla violenza genere e/o vittime di violenza attraverso la presentazione del progetto “MIA- Modellizzazione di percorsi di Integrazione e Accoglienza per donne rifugiate vittime di violenza” finanziato dal Dipartimento Pari Opportunità di cui è capofila l’Associazione di Promozione Sociale Le Kassandre in Associazione Temporanea di Scopo con il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, Cidis Onlus e PMI Consulting Coop.
Il fenomeno migratorio è caratterizzato dall’elevato vissuto traumatico delle persone in arrivo sulle coste italiane e, soprattutto delle donne. Le violenze subìte prima del viaggio, lungo la rotta e in Libia spesso rimangono celate, non nominate e innominabili.
Il progetto si propone di modellizzare un percorso di presa in carico complesso e multidisciplinare, unendo le competenze professionali delle diverse realtà in gioco per offrire alle donne rifugiate e richiedenti asilo che hanno subìto violenza un supporto nella presa di coscienza e nell’elaborazione dell’esperienza traumatica e strumenti utili nel facilitare un processo di integrazione e autonomizzazione.
All’evento a carattere divulgativo e scientifico interverranno: la presidente dell’Associazione di Promozione Sociale Le Kassandre, Elisabetta Riccardi, coordinatrice del progetto, Simona Molisso, legale dell’associazione, Giorgia Margherita, prof di Psicologia Dinamica- Università degli Studi di Napoli Federico II, Caterina Arcidiacono, Prof. di Psicologia di Comunità-Università di Napoli Federico II; Gina Troisi, Dottore di Ricerca- Università degli Studi di Napoli; Giordana Curati, sociologa – Cidis Onlus.
Con la partecipazione di esperti provenienti sia dall’ambito accademico che dall’area dei servizi sul territorio verrà analizzato il fenomeno della violenza di genere nel contesto migratorio dal punto di vista antropologico, sociologico, psicologico, sanitario e istituzionale, con l’obiettivo di pensare insieme dei percorsi strutturati di presa in carico che vanno dall’accoglienza all’autonomizzazione.
Il fenomeno migratorio è caratterizzato dall’elevato vissuto traumatico delle persone in arrivo sulle coste italiane e, soprattutto delle donne. Le violenze subìte prima del viaggio, lungo la rotta e in Libia spesso rimangono celate, non nominate e innominabili.
Il progetto si propone di modellizzare un percorso di presa in carico complesso e multidisciplinare, unendo le competenze professionali delle diverse realtà in gioco per offrire alle donne rifugiate e richiedenti asilo che hanno subìto violenza un supporto nella presa di coscienza e nell’elaborazione dell’esperienza traumatica e strumenti utili nel facilitare un processo di integrazione e autonomizzazione.
All’evento a carattere divulgativo e scientifico interverranno: la presidente dell’Associazione di Promozione Sociale Le Kassandre, Elisabetta Riccardi, coordinatrice del progetto, Simona Molisso, legale dell’associazione, Giorgia Margherita, prof di Psicologia Dinamica- Università degli Studi di Napoli Federico II, Caterina Arcidiacono, Prof. di Psicologia di Comunità-Università di Napoli Federico II; Gina Troisi, Dottore di Ricerca- Università degli Studi di Napoli; Giordana Curati, sociologa – Cidis Onlus.
Con la partecipazione di esperti provenienti sia dall’ambito accademico che dall’area dei servizi sul territorio verrà analizzato il fenomeno della violenza di genere nel contesto migratorio dal punto di vista antropologico, sociologico, psicologico, sanitario e istituzionale, con l’obiettivo di pensare insieme dei percorsi strutturati di presa in carico che vanno dall’accoglienza all’autonomizzazione.