Progetto ” mia per donne rifugiate vittime di violenza- modellizzazione di percorsi di integrazione e accoglienza per donne rifugiate vittime di violenza”
Da novembre 2018 le kassandre sono capofila di un progetto finanziato dal dipartimento pari opportunità ” mia per donne rifugiate vittime di violenza- modellizzazione di percorsi di integrazione e accoglienza per donne rifugiate vittime di violenza” in collaborazione con il dipartimento di studi umanistici dell’università degli studi di napoli federico ii, cidis onlus e pmi consulting coop, che si propone di modellizzare un percorso di presa in carico complesso e multidisciplinare, unendo le competenze professionali delle diverse realtà in gioco per offrire alle donne rifugiate che hanno subìto violenza un supporto nella presa di coscienza e nell’elaborazione dell’esperienza traumatica e strumenti utili nel facilitare un processo di integrazione e autonomizzazione.
Il fenomeno migratorio è caratterizzato dall’elevato vissuto traumatico delle persone in arrivo sulle coste italiane e, soprattutto delle donne. Le violenze subìte prima del viaggio, lungo la rotta e in Libia spesso rimangono celate, non nominate e innominabili. All’interno di un modello di presa in carico complesso e multidisciplinare il progetto “MIA- Modellizzazione di percorsi di Integrazione e Accoglienza per donne rifugiate”
(https://www.facebook.com/ProgettoMIA/?modal=admin_todo_tour), finanziato dal Dipartimento Pari Opportunità, di cui è capofila l’Associazione di Promozione Sociale Le Kassandre in collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, Cidis Onlus e PMI Consulting Coop si propone di modellizzare un percorso di presa in carico complesso e multidisciplinare, unendo le competenze professionali delle diverse realtà in gioco per offrire alle donne rifugiate e richiedenti asilo un supporto nella presa di coscienza e nell’elaborazione dell’esperienza traumatica e strumenti utili nel facilitare un processo di integrazione e autonomizzazione.
Le attività messe in campo nel progetto MIA consistono nella strutturazione di strumenti informativi finalizzati alla formulazione della richiesta d’aiuto, alla prevenzione della violenza e alla tutela della salute psicofisica; elementi di conoscenza per lo sviluppo di competenze base per facilitare l’occupabilità e l’autonomia economica. In particolare le attività in cui le donne potranno essere inserite sono: Spazio di riappropriazione e progettazione identitaria Accoglienza e consulenza psicologica e legale individuale con l’obiettivo di favorire la presa di consapevolezza e la valorizzazione delle risorse e promuovere processi di trasformazione, cambiamento ed elaborazione del trauma. Group Links- Presa in carico di gruppo con donne rifugiate Spazio di condivisione, ascolto e sostegno psicologico in gruppo, volto a favorire la ricostruzione narrativa e l’elaborazione degli eventi traumatici e a rinnovare il legame di fiducia nell’altro attraverso la relazione di gruppo. Laboratorio di consapevolezza corporea Laboratorio di educazione alla sessualità/affettività, finalizzato al miglioramento della conoscenza del proprio corpo, dei suoi bisogni, desideri e trasformazioni e a riflettere sull’identità di genere e sul rapporto tra sessualità e relazioni di genere. “Dire la MIA”: Percorsi di cittadinanza attiva, intercultura Percorsi di orientamento e informazione, finalizzati a promuovere una conoscenza del contesto sociale, politico, normativo e giuridico in materia di violenza di genere e dei servizi del territorio di riferimento. Laboratori di micro lingua Corsi di italiano L2 con laboratori di micro lingua finalizzati al potenziamento linguistico e all’ampliamento delle terminologie e dei linguaggi legati al mondo del lavoro e dell’impresa. Sessioni di sviluppo di key competence europee per l’occupabilità Percorsi di apprendimento che consentano alle destinatarie di sviluppare key competence europee necessarie per accedere al mondo del lavoro e di mettere in piedi attività produttive accompagnate da altre donne in possesso delle competenze e le esperienze per farlo (maternage produttivo).
Lo Sportello di Informazione e accoglienza MIA è aperto il mercoledì dalle 12 alle 15 in VIA Stefano Brun 1 (c/o Piazza Garibaldi) telefono 3273586053